
Rock of Ages 2: Bigger & Boulder
Sviluppatore: ACE Team
Publisher: Atlus
Genere: Tower Defence
Disponibile: Digital
PEGI: 12+
Lingua: Italiano
Versione Testata: PC
Ringraziamo il publisher per averci fornito una copia review
Dopo 6 anni dall’uscita del primo capitolo, ACE Team ha rilasciato Rock of Ages 2, il quale, si può dire sin dall’inizio, presenta notevoli migliorie tecniche ma non cambia praticamente di una virgola sotto il punto di vista del gameplay.
Il concetto base del gioco è quello di distruggere il portone della fortezza nemica con un gigantesco macigno. Nel corso di un match sia il giocatore che l’avversario dovranno fare la stessa cosa, riempiendo il percorso di ostacoli durante la fase di preparazione del proiettile e pilotando quest’ultimo al momento del lancio. Chiaramente ci saranno più lanci, non essendo bastevole solo il primo per distruggere il proprio nemico. Importante è far scendere il proprio macigno lungo il percorso di gioco cercando di arrivare al portone della fortezza nemica con la massima velocità e integrità. Questi due elementi verranno intaccati dalla naturale difficoltà del tracciato e dagli ostacoli posti dalla IA (o dagli avversari online). La conseguenza più estrema, nel caso in cui la barra della salute del proprio masso scenda fino allo zero, è la distruzione dello stesso con conseguente “miss” del lancio.
LE FATICHE DI ATLANTE
Questa struttura di gioco sinceramente elementare (e per nulla diversa dal primo titolo) è arricchita da una struttura narrativa delirante ma obiettivamente simpatica. Pur non seguendo un vero e proprio fil rouge il prodotto racconta le (ulteriori) disavventure di Atlante, che facendo cadere la Terra dalla sua sede naturale, si affanna per l’Europa nel tentativo di mettere una pezza al suo grossolano errore. Nel farlo incontrerà personaggi ed eventi storici, appositamente rivisitati e ripresentati con corti ma divertenti filmati introduttivi.
In teoria, ed anche in pratica, questo non basta per giustificare un gameplay poco rimaneggiato e sostanzialmente identico al predecessore. Per cercare di rendere il titolo più appetibile quindi gli sviluppatori di ACE Team hanno provato a puntare tutto sul lato tattico dei match, implementando una pianificazione di “battaglia” fornita di numerosi oggetti sbloccabili e offrendo un buon numero di macigni da poter scegliere.
Purtroppo però il gameplay risulta davvero poco congeniale alla tatticità, mancando sostanzialmente di interazione con il proprio avversario. Il giocatore dovrà infatti piazzare le proprie trappole in contemporanea di solito con la IA, per poi lanciare il sasso e pilotarlo. Difficilmente quindi si riuscirà a seguire il percorso del nemico e ancora più difficilmente posizionare ostacoli e tranelli risulterà divertente o coinvolgente. In più, molto semplicemente, far scendere sassi lungo i tracciati, al netto della particolarità di alcuni, è discretamente monotono.
L’unica cosa che rende davvero appetibile Rock of Ages 2 è quindi la realizzazione stilistica. A partire dalla piacevole rivisitazione storica, fino all’elegante struttura visiva, il prodotto risulta molto piacevole agli occhi. Le mappe seguono tutte un approccio variegato, basato massicciamente sul periodo storico-artistico preso in considerazione. Particolarmente belli i percorsi dedicati a Salvador Dalì e Van Gogh, caratterizzati dal particolarissimo stile pittorico dei due grandi artisti. Il gioco non ha grandi pretese dal punto di vista dei requisiti tecnici, e sarebbe stato inconcepibile il contrario, alla luce del fatto che l’attività da espletare dal giocatore è tutto tranne che complessa. Una volta gestito il controllo del movimento del macigno e le poche collisioni e interazioni con i diversi elementi di disturbo il gameplay di Rock of Ages 2 è praticamente finito. Il che riporta il discorso sul problema principale del software, che alla resa dei conti è davvero troppo semplicistico. Le innovazioni rispetto al precedente capitolo, la cui fortuna è da attribuire principalmente alla freschezza dell’idea di gioco e al simpatico punto di vista storico adottato, sono quasi zero. La modalità online, al netto del fisiologico divertimento che comporta una sfida con un avversario reale, soffre degli stessi problemi della campagna single player, funestata da una struttura poco amalgamata, nella quale la componente tattica è presente ma è praticamente ininfluente. Considerando che si parla di un videogame da 15 euro, non può non essere mossa una critica alla scelta di ACE Team, che non ha brillato né di originalità né di acume nel proporre un gameplay identico al precedente, senza rielaborare il prodotto in maniera da renderlo realmente appetibile al pubblico. Tra l’altro Rock of Ages 2 risente di una certa mancanza di categorizzazione, inserendosi nel filone degli arcade/tower defense ma offrendo un gameplay comunque troppo semplicistico per poter interessare anche solo gli appassionati del genere.
Rock of Ages 2: Bigger & Boulder non è un gioco oggettivamente insufficiente. Purtroppo però, nell’ottica di una valutazione che contempli anche la storia del brand e la presenza di innumerevoli alternative, il voto risulta compromesso. La freschezza dell’idea del primo capitolo viene infatti a mancare, a causa della sostanziale mancanza di novità rispetto al precedente capitolo e all’inutilità della componente tattica. Inoltre il titolo non riesce comunque a tenere il passo con le decine di tower defense molto più complessi a disposizione dell’acquirente.