Diversi anni fa venne lanciato sul mercato un porting PC del primo Resident Evil che tentava di tradurre in modo competente e fedele l’esperienza di gioco del survival horror Capcom per l’utenza PC. Come è noto a molti, tuttavia, queste operazioni si rivelano spesso infruttuose, vuoi per la scarsa conoscenza dei team esterni impegnati nelle operazioni di porting, vuoi per il totale disinteresse delle etichette videoludiche giapponesi per il mercato PC, giudicato per anni infruttuose e piagato dal fenomeno della pirateria.
Quello che sapevate del problematico porting per “master race” del primo Resident Evil, tuttavia, è da dimenticare: l’hacker Gemini (qui il suo patreon), già noto per aver lavorato alla ritraduzione di classici come Castlevania Symphony of the Night e alla prima versione in lingua inglese di Persona 2 Innocent Sin, ha infatti reso disponibile in rete una comoda mod intitolata Resident Evil Classic REbirth. Questo hack, facilmente applicabile all’edizione giapponese di Resident Evil PC, rende l’antico porting utilizzabile su moderni sistemi hardware, applicando la traduzione inglese ufficiale al tutto e riscrivendo in gran parte il codice del gioco per permettere la compatibilità a risoluzioni video moderne (ma ancora a 4:3), filmati prerenderizzati di ottima qualità e supporto all’utilizzo di joypad come quello di Xbox One. Non si tratta della fine del suo lavoro sul classico Capcom: in futuro, proprio come per Resident Evil 2, potrebbero arrivare un comparto audio rimasterizzato e, perché no, anche una serie di nuove succulente aggiunte. Trovate tutte le informazioni a questo indirizzo.