22 anni dopo la pubblicazione di Final Fantasy Tactics Yasunori Matsuno rivela l’esistenza di una seconda campagna dedicata a Delita

22 anni dopo la pubblicazione di Final Fantasy Tactics Yasunori Matsuno rivela l’esistenza di una seconda campagna dedicata a Delita

Recentemente Yasumi Matsuno, volto chiave dietro a produzioni come Vagrant Story e Final Fantasy XII, ha rivelato sul suo profilo twitter alcune succose informazioni relative allo sviluppo di Final Fantasy Tactics, amatissimo JRPG in chiave strategica pubblicato su PsOne, PSP e successivamente per Android e iOS. L’amatissimo titolo anni ’90, da molti considerato come il perfetto sposalizio fra le atmosfere dark fantasy di Tactics Ogre e i valori di produzione della saga Final Fantasy, è forse fra i più amati videogiochi di stampo tattico prodotti in Sol Levante, e ancora oggi il suo universo espanso di “Ivalice” fa parlare di sé nell’MMO Final Fantasy XIV A Realm Reborn.

Il designer e scrittore giapponese ha avuto modo di rivelare che inizialmente il titolo prevedeva ben due campagne single player: una con protagonista Ramza e una vissuta attraverso gli occhi di Delita, uno dei personaggi più controversi dell’intera produzione. L’idea era quella di proporre uno storytelling in cui due narrazioni parallele potessero sovrapporsi di capitolo in capitolo. Purtroppo la Squaresoft (oggi Square Enix) dell’epoca fece pressioni affinché il videogioco potesse riconoscersi maggiormente nei valori “family friendly” o più fortemente “adolescenziali” del marchio Final Fantasy, e sebbene Final Fantasy Tactics sia comunque un titolo dalla marcata impronta matura, Matsuno-san ha confermato che l’idea venne accantonata malgrado il 20% dello script della campagna dedicata a Delita fosse già pronto durante lo sviluppo.

Infine, il quarto capitolo del gioco, intitolato “Somebody to Love”, è sì un’ovvio omaggio alla nota canzone dei Queen (di cui Matsuno è notoriamente un grande fan), ma anche un modo per far intendere quali siano i pensieri che frullano nel subconscio di Delita in quella determinata parte della storia. Non si fatica a crederlo considerando il testo della canzone:

Can anybody find me somebody to love?
Ooh, each morning I get up I die a little
Can barely stand on my feet
(Take a look at yourself) Take a look in the mirror and cry (and cry)
Lord, what you’re doing to me (yeah yeah)
I have spent all my years in believing you
But I just can’t get no relief, Lord!
Somebody (somebody) ooh somebody (somebody)
Can anybody find me somebody to love?
I work hard (he works hard) every day of my life
I work ’til I ache in my bones
At the end (at the end of the day)
I take home my hard earned pay all on my own
I get down (down) on my knees (knees)
And I start to pray
‘Til the tears run down from my eyes
Lord, somebody (somebody), ooh somebody
(Please) can anybody find me somebody to love?
Yasumi Matsuno ha comunque confermato che molto difficilmente potrà tornare a lavorare al titolo includendo ciò che all’epoca venne accantonato. Un vero peccato, ma almeno oggi possiamo sapere che ciò che ci venne proposto, seppur di estremo valore, non rappresenta l’intera visione dell’autore.
C'è chi dice che nella sua stanzetta, dietro una mole spaventosa di fumetti d'epoca giapponesi, si celino misteri infiniti. Da sempre appassionato di videogame made in Japan e delle opere animate di Kunihiko Ikuhara, dategli un qualsiasi J-RPG e lo renderete un orsetto felice.