La questione del copyright nel mondo videoludico costituisce uno di quegli argomenti capaci di generare infinite discussioni senza che nulla di definitivo venga concluso: il principio sacrosanto di difesa del diritto autoriale (e, di riflesso, del frutto del lavoro dei professionisti del settore) si scontra irrimediabilmente con una situazione reale a dir poco labirintica, aggravato da decenni di assoluta mancanza di regolamentazione. Non sorprende, dunque, che i vari “giri di vite” inaugurati dalle multinazionali del settore negli ultimi anni sollevino ondate di reazioni raramente benevole da parte di giocatori, giornalisti, e soprattutto influencer e content creator.
È notizia freschissima il fatto che Nintendo abbia deciso di scendere nuovamente in campo dopo la nota crociata contro le ROM scaricabili di qualche tempo fa. Stavolta il terreno di battaglia riguarda specificatamente le OST, la cui pubblicazione su Youtube da parte di privati è generalmente ritenuta illegale – seppure vi sia stato, e vi sia ancora, un ampio margine di tolleranza da parte di publisher e case di produzione.
Proprio ieri, Nintendo ha inviato decine e decine di istanze per violazione di copyright, parecchie dei quali hanno colpito alcuni noti Youtuber, alcuni dei quali si sono visti chiudere completamente il canale. Il proprietario di uno dei profili colpiti, GilvaSunner, ha postato un tweet assai esplicativo al riguardo. Stando alle notizie circolanti, l’operazione sarebbe stata inaugurata allo scopo di impedire la pubblicazione illegale della colonna sonora di Fire Emblem: Three Houses (recentemente uscito), ma le istanze sono poi state estese a molti altri titoli. La rimozione delle OST Nintendo ha provocato in alcuni casi una reazione a catena che ha determinato la cancellazione di brani Capcom, Sega, Square Enix etc. inseriti nelle stesse playlist.
Al momento non sono state rilasciate informazioni in merito alla possibilità che a simili campagne faccia seguito una pubblicazione ufficiale e ragionata di tutte quelle colonne sonore Nintendo che, al di fuori della pirateria, risulterebbero irreperibili.