Chris Avellone e il management Obsidian: una storia complicata

Avellone

Con Obsidian passata definitivamente sotto l’ombrello di Microsoft e in attesa della prima prova del “nuovo corso”, non stupisce che, una volta stemperata la novità dell’annuncio, qualcuno abbia pensato di interpellare Chris Avellone, co-fondatore e ex direttore creativo della software house. Che Avellone avesse parecchi conti in sospeso con la sua “creatura” (da cui si è separato nel 2015, dopo aver inanellato titoli importanti quali Neverwinter Nights 2, KOTOR 2 e Fallout: New Vegas) non è certo un mistero per nessuno, ma in occasione del recente Reboot Develop la redazione di VG24/7 ha pubblicato un’intervista esclusiva nella quale vengono alla luce molti nuovi dettagli.

Stando alle dichiarazioni di Avellone, il principale problema nei rapporti all’interno di Obsidian erano di ordine comunicativo:

“Immagina di avere un problema con il comparto artistico del gioco. Forse dovresti convocare il direttore artistico e coinvolgerlo nella conversazione invece che far sì che egli sia l’ultima persona a sapere che intendi cambiare tutto l’aspetto estetico del gioco.”

Anche l’assenza di uno standard esplicito per le retribuzioni degli impiegati avrebbe causato numerose difficoltà, dato che in molti si trovarono ad essere pagati in modi diversi pur svolgendo il medesimo lavoro.

“Ciò ha causato parecchi squilibri e difficoltà di ordine etico tra gli impiegati. D’altra parte non credo che il nepotismo abbia mai funzionato nell’industria videoludica. anche se il tuo amico o il tuo parente è il migliore in quello specifico lavoro, privilegiarlo causa solo problemi.”

Avellone, che al momento lavora come freelancer, ha dichiarato di ammirare il reparto sviluppo di Obsidian ma anche che non sarebbe capace di lavorare ancora con loro sotto la stessa dirigenza, che considera “non salutare”. Allo stesso modo, ha affermato di provare dispiacere per lo staff tecnico dopo essere venuto a conoscenza della notizia secondo la quale il prossimo titolo Obsidian, vale a dire The Outer Worlds, sarà un’esclusiva Epic Store su PC. Secondo Avellone, si tratta di una decisione presa ai piani alti potrebbe contribuire a rovinare l’immagine del gioco e a renderne difficoltosa la distribuzione.

Storico dell'arte, musicista e sarto dilettante, giocatore compulsivo da ormai svariati decenni. Specialista in cRPG, fantasy europeo e Magic the Gathering. Quando non è alle prese con un videogioco di ruolo occidentale indie (più sono marroni e tristi, più ci si diverte), si nasconde nelle steppe siberiane in attesa di rientrare trionfalmente recando con sé qualche testa di idra come trofeo.