Un trio di “anziani” all’opera? Una risposta sul futuro di Dragon Quest

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Molta della fortuna della saga di Dragon Quest, che ha esordito nel 1986 su Famicom, si deve alla convergenza degli sforzi di una triade d’eccezione: il creativo Yuji Horii, il compositore Koichi Sugiyama e il character designer Akira Toriyama. Non c’è dubbio che l’età comincia a farsi sentire anche per costoro, e tale questione è stata avanzata nel corso di una recente intervista al produttore esecutivo Yu Miyake in occasione della trentottesima assemblea annuale degli azionisti di Square Enix – e riportata dall’account twitter @michsuzu.

Nello specifico, di fronte a chi gli faceva notare che Yuji Horii ha ormai superato la sessantina e che Sugiyama ha la bellezza di 87 anni, Miyake ha risposto:

Sia Horii che Sugiyama stanno benissimo. Abbiamo raggiunto di recente il trentennale della serie, ma essi continuano a lavorare bene come al solito. Sugiyama andava affermando “E dunque il prossimo sarà l’ultimo, eh?” mentre ci lavorava su. La cosa più importante per Dragon Quest è che Horii, Sugiyama e Toriyama lavorino insieme. Ho riflettuto su quello che succederà, ma cerco di non pensarci. Tutti i fan affermano di voler vedere Horii e Sugiyama continuare, ma ho trascorso molto tempo a riflettere su ciò che faremo quando non saranno più in grado di farlo – ma vi dirò, preferisco non pensarci.

Storico dell'arte, musicista e sarto dilettante, giocatore compulsivo da ormai svariati decenni. Specialista in cRPG, fantasy europeo e Magic the Gathering. Quando non è alle prese con un videogioco di ruolo occidentale indie (più sono marroni e tristi, più ci si diverte), si nasconde nelle steppe siberiane in attesa di rientrare trionfalmente recando con sé qualche testa di idra come trofeo.