Muore suicida Chloe Sagal, creatrice di Homesick

Chloe Sagal

Chloe Sagal, artista trentunenne transgender e sviluppatrice dell’avventura esplorativa Homesick, è morta suicida in un parco di Portland, dopo essersi data alle fiamme. Secondo la sua famiglia, si sarebbe trattato di un gesto politico per protestare contro il bullismo da lei subito nel corso degli ultimi anni nel contesto del GamerGate, e nello specifico da parte di Kiwi Farms, definito dal New York Magazine come “the web’s biggest community of stalkers”.

I riflettori si erano puntati su di lei in occasione della conclusione della sua campagna di fundraising su Indiegogo, formalmente aperta per raccogliere fondi allo scopo di accedere a cure psichiatriche in seguito a un presunto incidente, ma in realtà molto probabilmente progettata per riuscire a pagare le operazioni di cambio sesso. L’episodio, che provocò un certo scalpore oltreoceano, fornì lo spunto per una sistematica operazione pluriennale di bullismo online ai danni di Sagal, da parte di comunità appartenenti alla cosiddetta destra alternativa.

Sagal aveva più volte manifestato tendenze autolesioniste e, giorni prima del suicido, era stata trattenuta dalla polizia locale dopo essere stata sorpresa in possesso di un machete, nel tentativo di ferirsi.

Le circostanze del suicidio restano ancora confuse, e sono attesi ulteriori chiarimenti da parte degli organi ufficiali.

Storico dell'arte, musicista e sarto dilettante, giocatore compulsivo da ormai svariati decenni. Specialista in cRPG, fantasy europeo e Magic the Gathering. Quando non è alle prese con un videogioco di ruolo occidentale indie (più sono marroni e tristi, più ci si diverte), si nasconde nelle steppe siberiane in attesa di rientrare trionfalmente recando con sé qualche testa di idra come trofeo.