L’invasione della privacy come spunto di gameplay? La parola a The Good Life

the good life

Potremmo trovarci di fronte a un titolo effettivamente interessante, per quanto purtroppo non sufficientemente fortunato in occasione della precedente campagna Kickstarter. The Good Life, concepito da Hidetaka ‘Swery’ Suehiro, propone infatti una visione piuttosto originale del concetto di “puzzle-adventure”, esplorando in particolar modo il tema della tutela della privacy.

La nuova iniziativa di crowdfunding si avvale finalmente di un video di gameplay che mostra qualcosa in più dell’idea che sta alla base del titolo. La protagonista Naomi, una fotografa di New York, si trova in difficoltà economiche e accetta l’incarico di indagare su uno strano fenomeno occorso in una pacifica cittadina inglese: a quanto pare, gli abitanti si trasformano in cani e gatti una calato il sole.

Stando a quanto annunciato, le sidequest in particolare implicano una continua “intromissione” nella vita privata della popolazione locale, i cui segreti – opportunamente immortalati da Naomi – possono rivelarsi spesso un’arma a doppio taglio. Sorprendere la moglie di un ministro della chiesa intenta a bere di nascosto, per esempio, rischia di dar vita a un grosso scandalo, ma permetterebbe di aiutare la donna a risolvere il suo problema. Unitamente alla natura open-world del gioco (con tanto di ciclo giorno-notte), l’esperienza finale potrebbe risultare quantomeno curiosa.

Si prevede una data d’uscita per il novembre 2019 su PC e PS4. Qui la campagna Kickstarter, per chi volesse aderire. Di seguito, il video:

Storico dell'arte, musicista e sarto dilettante, giocatore compulsivo da ormai svariati decenni. Specialista in cRPG, fantasy europeo e Magic the Gathering. Quando non è alle prese con un videogioco di ruolo occidentale indie (più sono marroni e tristi, più ci si diverte), si nasconde nelle steppe siberiane in attesa di rientrare trionfalmente recando con sé qualche testa di idra come trofeo.