Due legislatori hawaiani stanno esaminando un possibile disegno di legge statale che vieterebbe la vendita di Star Wars Battlefront II di Electronic Arts ai bambini, perché potrebbe incoraggiare i bambini a giocare d’azzardo.
«Siamo qui per garantire protezione ai bambini, ai giovani e a tutti quanti quando si tratta della diffusione di pratiche predatorie nei giochi online, e delle significative conseguenze economiche che può avere e che in parte ha già avuto sulle famiglie di questa nazione», ha detto il rappresentate dello stato delle Hawaii Chris Lee durante una conferenza stampa. «Questo gioco è un casinò online a tema Star Wars progettato per indurre i bambini a spendere soldi. È una trappola.»
Star Wars Battlefront II doveva inizialmente avere un sistema di microtransazioni che chiedeva ai giocatori di investire più tempo e denaro per sbloccare nuovi personaggi e abilità. Il sistema è stato temporaneamente escluso su decisione di EA prima del lancio del gioco. Non è chiaro quale forma assumeranno queste transazioni quando torneranno disponibili nel gioco.
La Entertainment Software Association ha dichiarato alla testata Glixel che le ricompense acquistabili nei videogiochi non sono una forma di gioco d’azzardo: «Le ricompense acquistabili sono una funzione apposita in alcuni videogiochi che forniscono ai giocatori un altro modo per ottenere oggetti virtuali che possono essere utilizzati per migliorare la loro esperienza di gioco. Non stanno giocando d’azzardo. A seconda del design del gioco, alcuni potenziamenti e contenuti bonus vengono guadagnati raggiungendo determinati obiettivi, mentre altri possono essere acquistati. In ogni caso, è il giocatore che prende spontaneamente la decisione su quale strada percorrere.»
Durante la conferenza stampa alle Hawaii, Lee ha affermato che i legislatori devono assicurarsi che i bambini siano protetti dai giochi che includono caratteristiche assimilabili al gioco d’azzardo: «Stiamo preparando un disegno di legge per il prossimo anno che potrebbe vietare la vendita di questi giochi ai minorenni e che introduce altri tipi di meccanismi in quei giochi. Abbiamo parlato anche con diversi altri stati i cui legislatori si stanno occupando della stessa questione, che deve essere affrontata al più presto».
A livello internazionale, il gioco ha visto rivoltagli dall’opinione pubblica un’attenzione negativa sufficiente a spingere la commissione di gioco del Belgio a indagare se il gioco costituisce gioco d’azzardo.
Il sistema delle microtransazioni sembra stare insinuandosi sempre più in un’ampia varietà di giochi.
All’inizio di quest’anno, Glixel ha scoperto che Activision ha depositato un brevetto per un particolare sistema di gioco che potrebbe essere utilizzato per convincere gli utenti in multiplayer ad acquistare oggetti e contenuti per il gioco tramite microtransazioni. Activision ha chiarito che al momento questa tecnologia non è ancora stata impiegata in nessun gioco, senza tuttavia specificare se sarà comunque utilizzata in futuro o meno.
EA, da parte sua, ha dichiarato al Washington Post che non considera gioco d’azzardo le microtransazioni presenti in Star Wars Battlefront II.
Dello stesso avviso tuttavia non sembra essere il governo delle Hawaii, dove il rappresentante Sean Quinlan ha ricordato lo spettro di Joe Camel, un personaggio dei cartoni animati che una volta veniva accusato di essere usato come mezzo per inculcare l’idea del fumo ai bambini.
«Non abbiamo permesso a Joe Camel di incoraggiare i nostri bambini a fumare e non dovremmo permettere a Star Wars di incoraggiare i bambini a scommettere e giocare d’azzardo.»
Ad oggi, EA non ha risposto a nessuna richiesta di intervista diretta o commento da parte di Glixel.
Star Wars Battlefront II è già disponibile per PlayStation 4, Xbox One e PC. Di seguito trovate il trailer del gioco.