Ultima IV: Quest of the Avatar – Il creatore Richard Garriott si racconta e svela aneddoti e dettagli sullo sviluppo del gioco

Ultima IV: Quest of the Avatar – Il creatore Richard Garriott si racconta e svela aneddoti e dettagli sullo sviluppo del gioco

Il GDR di Origin Systems Ultima IV: Quest of the Avatar era un titolo significativo per molte ragioni, non ultima quella per cui spingeva i giocatori a cercare di dimostrare virtù specifiche (come compassione, sacrificio, umiltà) piuttosto che limitarsi a sconfiggere a suon di colpi l’antagonista principale.

Il creatore di Ultima Richard “Lord British” Garriott ricorda lo sviluppo del gioco in un capitolo di  Break Out: How the Apple II Launched the PC Gaming Revolution, il nuovo libro di David L. Craddock. Vale la pena di leggerlo se si è curiosi di saperne di più sulle origini di Ultima IV.

Garriott ricorda che cercava di progettare un dungeon finale pieno di sfide sia morali che mortali da superare, tra cui una stanza in cui il giocatore viene attaccato da un gruppo di mostri sotto le mentite spoglie di bambini umani. Quando un membro del team QA, che non sapeva che i bambini fossero in realtà dei demoni mascherati, minacciò di dimettersi, il fratello di Garriott e cofondatore di Origin Systems, Robert Garriott, cercò di convincerlo a tagliare la sequenza dal gioco.

“Rimasi stupito” ricorda Richard Garriot. “Dissi che non avevo idea di cosa stesse parlando il ragazzo. Robert rispose: <<Non lo so, ma qualunque cosa sia, abbiamo bisogno di trovarlo e toglierlo dal gioco. Qualunque cosa crei questa sensazione di disagio e inquietudine, sarebbe meglio eliminarlo dal gioco.>>”

Questa è una faccenda con cui molti sviluppatori oggi devono inevitabilmente convivere: la preoccupazione che i giocatori non interpretino il lavoro come si dovrebbe in realtà intendere, con conseguente pioggia di opinioni e critiche sul gioco. Quello che è meno comune, forse, è la dichiarazione di Garriott su come le controversie gravi venivano affrontate in Origin Systems, ossia come se fosse una questione di famiglia.

“Di solito, quando la discussione si accendeva, mio ​​padre era d’accordo con mio fratello e mia madre era d’accordo con me”, ha asserito Garriott, spiegando inoltre che Robert aveva infine chiamato i loro genitori per aiutarli a risolvere la questione se la stanza piena di falsi bambini demoniaci dovesse rimanere nel gioco finale.

“Le cose andarono così: abbiamo chiesto il parere dei nostri genitori, ma non si è comunque concluso nulla perché avevano opinioni opposte. Questa è stata l’unica volta nella storia dell’azienda dove mia madre concordava con mio fratello”.

Malgrado tutto, Ultima IV fu pubblicato nel 1985 con quella stanza inclusa. Secondo Garriott, il motivo con cui riuscì a convincere il team di sviluppo a non tagliare nulla, fu che minacciò di boicottare in prima persona il gioco qualora non avesse incluso questa sequenza.

Potete trovare maggiori dettagli e ricordi di Garriott circa lo sviluppo di Ultima IV nel libro di Craddock o nell’estratto pubblicato su USGamer.

Con il joypad in mano fin da quando aveva 5 anni, ai tempi della PlayStation One, è laureato in Scienze della Comunicazione con specialistica in Editoria. Grande appassionato di cinema, doppiaggio, letteratura e videogiochi, lo chiamano internauta videoludico, o giocatore incallito.