No Man’s Sky – Il leader di Hello Games e creatore del gioco Sean Murray spiega cosa è andato storto

No Man’s Sky – Il leader di Hello Games e creatore del gioco Sean Murray spiega cosa è andato storto

No Man’s Sky è stato senza dubbio uno dei videogiochi più controversi del 2016, avendo fatto notizia più per le ragioni sbagliate e i difetti che per i pregi.

Gli sviluppatori di Hello Games e il leader Sean Murray hanno in gran parte evitato di discutere in pubblico di quello che è andato storto con il gioco, mantenendo il silenzio stampa per mesi dopo la pubblicazione. Questo ha portato i fan alla delusione.

Ora Murray finalmente è stato disposto a rivelare alcuni nuovi dettagli sulla faccenda durante la GDC 2017, una convention annuale di sviluppatori, Game Developers Conference. Murray ha reso noto che il principale problema fu la previsione molto scarsa che fecero lui e il suo team riguardo il numero di utenti che avrebbero giocato a No Man’s Sky dal giorno di lancio. Era stato previsto infatti che il numero massimo di giocatori non superasse i 14.000 utenti attivi, mentre il numero effettivo si è poi rivelato essere 500.000, di cui la metà giocava su PC.

Murray ha inoltre rivelato che la squadra di networking della società era composta da un solo membro del personale ed è stata letteralmente sopraffatta da queste cifre e dalla risposta così straordinariamente positiva dei giocatori, lottando per mantenere in piedi le cose, ma non riuscendovi. Questa inesperienza ha portato quindi a diversi problemi nei primi giorni del gioco. Murray ha dichiarato: “Il successo è andato ben oltre quello che avevo sperimentato anni prima, in termini di persone che provano un gioco”.

Murray ha anche reso noto che Hello Games è composta da soli nove dipendenti, assunti negli ultimi cinque anni, e ha rivelato che i dati reali del mondo di No Man’s Sky erano solo 300 MB. Il resto dei 2 GB (che era la dimensione del gioco al lancio) consisteva in asset UI e file audio.

Ha anche detto che lo studio stava esaurendo i soldi durante lo sviluppo del titolo ed è stata una sfida “cercare di finire qualcosa che ti interessa veramente in modo creativo”.

Anche se  in realtà  Murray non ha ancora fornito risposte chiare e precise per la debacle di No Man’s Sky, ha comunque sicuramente fornito qualche indizio su cosa è andato storto.

Indipendentemente da tutto questo, No Man’s Sky ha vinto il premio per il “gioco più innovativo” al termine della GDC 2017, ma in quel momento nessuno di Hello Games era più fisicamente presente per ritirarlo.

E voi ricordate come appariva il gioco dal trailer di lancio?

Con il joypad in mano fin da quando aveva 5 anni, ai tempi della PlayStation One, è laureato in Scienze della Comunicazione con specialistica in Editoria. Grande appassionato di cinema, doppiaggio, letteratura e videogiochi, lo chiamano internauta videoludico, o giocatore incallito.